La Collezione

Evento in programma

GIATA TAM VIVIS
Ero così felice di essere in vita
di Lucas Memmola e Roberto Pugliese.
Un progetto di Quartiere Latino APS a cura di Marta Ferrara.

31 ottobre – 15 novembre 2024.
Chiesa di San Severo al Pendino, via duomo 286, Napoli

Il progetto site specific pensato per la chiesa di San Severo al Pendino – presenta l’interazione tra le ricerche e i linguaggi di due artisti napoletani: Lucas Memmola (1994) e Roberto Pugliese (1982).
Giata tam vivis è un frammento in latino ritrovato nella zona absidale dell’edificio religioso. Secondo i linguisti, non ha senso compiuto ma affidando il frammento ai sistemi di traduzione online è possibile interpretarlo così: ero così felice di essere in vita. Lo sforzo di traduzione da parte della macchina può essere letto, empaticamente, come un segno di partecipazione del sistema virtuale alla vita umana e organica. Provando ad accantonare rigide dicotomie, il progetto di mostra e il relativo programma di attività collaterali si propongono di essere uno stimolo per un’ampia riflessione sul tema dell’ibridazione tra diverse forme di vita e sull’ecologia delle relazioni.

Orari di apertura: 9 –19
Opening 31 ottobre h. 17 – 19

www.quartierelatinomuseo.it
info@quartierelatinomuseo.it

Il progetto è promosso e finanziato dal Comune di Napoli in esito all’Avviso pubblico per la realizzazione di progetti espositivi di Arte Contemporanea 2024. Il progetto è sponsorizzato da Antica Cantina Sepe.

Coordinamento: Alessandro Calvanese
Visual identity: Ella Villaumié

Audioguida (ITA)

Audio guide (ENG)
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Cos’è il Quartiere Latino?

Il progetto di un condominio-museo d’arte contemporanea locale

Quartiere Latino è il progetto che sta costituendo un museo condominiale a km 0. Sita a Napoli a Via Domenico Cirillo, la collezione in progress riunisce assieme opere permanenti realizzate negli ambienti condivisi di un tipico condominio napoletano, composto da un androne, da un piccolo cortile interno e da una caratteristica rampa di scale su cui affacciano numerosi appartamenti.

Gli artisti sono chiamati ad interpretare lo spirito e la storia dell’edificio da un punto di vista personale, senza vincoli se non la site specificity dell’opera.

Il risultato è un mosaico che si sta man mano componendo, una caleidoscopica visione da parte di una comunità artistica che si pone in dialogo con un contesto totalmente estraneo alle classiche dinamiche museali.

Al momento la collezione è composta dalle opere di Clarissa Baldassarri, Gabriella Siciliano, Paolo La Motta, Lucas Memmola, Veronica Bisesti, Andrea Bolognino, Antonella Raio, Fabrizio Cicero, Vincenzo Rusciano, Roberto Pugliese, Carmela De Falco e Miho Tanaka.

Visita il condominio-museo

I NUMERI DEL QUARTIERE LATINO

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Sponsor

Artisti e territorio

Nel condominio hanno sede 4 studi d’artista. Al primo piano abbiamo l’Atelier Alifuoco, spazio condiviso dagli artisti Francesco Maria Sabbatini, Lucia Schettino, Maria Teresa Palladino e il collettivo DAMP. Al terzo piano invece abbiamo la casa-studio di Nicola Vincenzo Piscopo, fondatore e curatore di Quartiere Latino.

Allontanandoci dal condominio-museo nel raggio di un km hanno sede numerosi e vari studi d’artista, che sono stati invitati a realizzare le opere permanenti in condominio-museo.

Il progetto di Quartiere Latino si propone di mapparli e di metterli in rete, facendo da centro di scambio di idee e punti di vista, componendosi anche come archivio del contemporaneo partenopeo. E’ un’idea questa che prende le mosse da una storia del 1928, anno in cui dieci artisti napoletani si riunirono in una terrazza di via Cesare Rosaroll, la strada adiacente a via Cirillo, fondando il primo Quartiere Latino napoletano nell’intento di associare gli studi d’arte all’insegna della cooperazione.

Il condominio e il contesto urbano

L’attuale Quartiere Latino vuole farsi facilitatore di inclusione e dialogo tra suggestioni provenienti da ambiti e linguaggi diversi. Un po’ come l’area nella quale si trova il condominio, tra Sanità e Vasto, a ridosso di via Foria, alle spalle di Porta Capuana.

Gli artisti adottano differenti modalità di riflessione sulla dimensione urbana della città, sull’abitare ed in generale sul senso di comunità, artistica e cittadina. Le opere della collezione sono disseminate all’interno del condominio a partire dall’esterno e attraversano tutti gli spazi condivisi.

Piccole interferenze nella quotidiana vita condominiale scandiscono il percorso. La visita può essere effettuata in autonomia, citofonando e chiedendo agli abitanti del condominio di poter accedere.

«È uno spazio limitato, sospeso tra pubblico e privato, ma è pur sempre un laboratorio suggestivo in grado di coltivare prospettive e proposte che ci portano ben oltre la soglia di condominio»

Iain Chambers – Il Manifesto

Comunità e cittadinanza attiva

Fondamentale per il progetto è una prospettiva di dialogo con gli abitanti del condominio, famiglie, anziani e bambini, senza i quali il progetto non avrebbe stimoli. A questi si affiancano le attività commerciali della zona che, edizione dopo edizione, scelgono di supportare il progetto facendosi promotrici di una necessaria ed indispensabile cittadinanza attiva.

Antica Cantina Sepe, Antica Pizzeria e Ristorante Lombardi 1892 e la Caffetteria Riccardi accompagnano Quartiere Latino in una delicata operazione di scambio e apertura delle arti visive contemporanee al contesto urbano cittadino, generando così un circolo virtuoso di riqualificazione a km 0.

Visita la struttura

Vieni a visitare la struttura Atelier Alifuoco e Quartiere Latino.

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