Arca
Sculture in terracotta e incisione calcografica, 2021
Paolo La Motta
“Osservare il mondo attraverso gli occhi dell’infanzia ci permetterà, come solo l‘ arte riesce a fare, di salvarci al di fuori della storia”
Paolo La Motta propone a Quartiere Latino un’opera dal titolo Arca. L’idea dell’artista è stata quella di costruire l’opera coinvolgendo i bambini tra i 7 e i 9 anni del Laboratorio Cagnazzi, gestito da Paolo nel Rione Sanità da circa vent’anni. Nel tentativo di creare un ponte tra antico e contemporaneo, la serie di animali in terracotta in cerca di speranza, realizzati con i bambini, è accompagnata da un’incisione originale del 1865: una copia del dipinto Dopo il diluvio di Filippo Palizzi, ad opera di Saro Cucinotta.Invitato a realizzare un intervento all’interno del condominio, La Motta propone uno sguardo di speranza rispetto alle numerose e diverse realtà di comunità che hanno animato ed animano tutt’oggi la zona, assumendo la metafora dell’arca salvifica.
Testo di Marta Ferrara e Alessio Esposito
Biografia
Paolo La Motta vive e lavora a Napoli, dove è nato nel 1972. Nel 1990 si diploma al Liceo Artistico Statale di Napoli; nel 1994, allievo di Augusto Perez, si diploma in Scultura all’Accademia BB. AA. di Napoli. Dai primi anni novanta inizia una folta attività espositiva, con una presenza all’Accademia di San Luca di Roma, a premi internazionali di scultura, con mostre collettive e personali, una delle quali tenutasi presso il Castel dell’Ovo a Napoli; commissioni pubbliche e premi Nazionali, dal premio Morlotti allo storico premio Michetti.
Tra le mostre recenti Capodimonte incontra la Sanità, al Museo e Real Bosco di Capodimonte (2021). Sviluppa le proprie indagini artistiche tra i linguaggi della pittura e della scultura; la figura e il suo rapporto con lo spazio, da sempre, sono gli elementi della ricerca svolta sia nelle due che nelle tre dimensioni.